Anno costruzione: 2022
Anno progetto: 2020
Stato: Costruito
Posizione: Calle Canónigos, 1. Dos Hermanas (Sevilla)
Promotore: Privato
Architetto: Pablo M. Millán Millán; Francisco Moreno Cubero
Contributori: Javier Serrano Terrones (Architetto tecnico); Cristian Castela González (Architectto); Antonio M. Castro Carmona (Architectto); David Vera García (Architectto); Omar Bugarin Kamour (Architectto); Patricia Cámara Calderón (Architectto).
Costruzione: Construcciones y reformas J. Redondo
Francesco Venezia, in una conferenza tenuta nel 2009 dal titolo La separazione fatale descrive perfettamente un evento che, secondo lui, ha segnato il declino dell’architettura contemporanea. Questo momento è stato quello che ha separato l’archeologia dall’architettura come due discipline indipendenti e in molti momenti quasi antagoniste. Lavorare nei contesti del patrimonio è invece il contrario, significa unire questa separazione a una doppia realtà: attuale, contingente, immersa nella contemporaneità; l’altro universale, eterno. Il progetto di abitare il patrimonio richiede lo sviluppo di questa doppia natura. Non si tratta di valorizzare una visita, ma di abitarla. In ciò risiede la rilevanza progettuale e materiale dell’intervento. Far convivere alcuni elementi patrimoniali con la vita quotidiana di una famiglia.
Il programma abitativo al primo piano (il piano terra è di altra proprietà) si sviluppa con un corpo centrale (soggiorno) dal quale emergono due ali dove sono ubicate le camere da letto. L’accesso a queste stanze avviene attraverso due gradini attraverso il muro di fango. Da questo piano una leggera scala a chiocciola conduce al tetto. Tutto ruota intorno alla scala a chiocciola: ci si passa sotto, si attraversa per raggiungere le camere da letto, si sale in terrazza… e da lì entra la luce.