Anno di pubblicazione: 2022
Titolo della pubblicazione /Rivista: 01. Vernacular heritage: Culture, people and sustainability
Tipo di pubblicazione: Comunicazione
Autore dell’articolo: Pablo M. Millán Millán; Simona Belmondo
Autore pubblicazione: Universidad politécnica de Valencia
Editora: Universidad politécnica de Valencia
Lingua: inglese
ISBN: 978-84-1396-060-9
Gli insediamenti umani, nel corso della storia, sono stati caratterizzati dalla vicinanza di luoghi di ricchezza naturale, al fine di perpetrare la vita e rafforzare la propria cultura antropologica e materiale. È il caso di Porcuna, villaggio nella provincia di Jaén (Andalusia, Spagna), con più di sessanta secoli di presenza umana interrotta. La principale risorsa naturale della zona è un deposito di arenaria utilizzato per tre milioni di anni. La suddetta pietra è stata per tutte le epoche il materiale costruttivo di questo territorio, segnandone non solo la cultura materiale ma anche la propria antropologia sociale. Considerando la durabilità di questo materiale, è possibile apprezzare che il suo utilizzo è rimasto invariato nonostante i continui cambiamenti di tecniche o esigenze. La presentazione tratta alcuni edifici del patrimonio culturale di Porcuna, realizzati con la stessa pietra arenaria locale, dall’anfiteatro romano (I secolo a.C.) alla cosiddetta Casa de la Piedra (XX secolo). Partendo da questa analisi, è possibile osservare che lo stesso materiale è stato utilizzato, nel corso degli anni, in diversi edifici del patrimonio culturale che sono stati interessati dagli stessi deterioramenti lapidei. Fondamentalmente, un unico materiale ha prodotto una cultura vernacolare conforme a diversi momenti della storia del villaggio, consentendo di preservare alcune rilevanti architetture del patrimonio culturale.